IL
GUSTO DEL VINO
Si definisce
gusto l'insieme di sensazioni che si percepiscono
in bocca e che sono legate sia al sapore che a stimoli
di tipo olfattivo, tattile o termico.
Le sensazioni
gustative dovute al sapore vero e proprio sono solo quattro
e sono: il dolce, l'amaro, il salato e l'acido.
Queste sensazioni
vengono percepite in punti diversi della lingua, il dolce
si percepisce sulla punta, l'amaro in fondo mentre l'acido
e il salato si percepiscono lateralmente.
Per tale ragione è possibile percepire dei sapori
contrastanti.
Anche i tempi di percezione e la durata dei sapori
sono differenti, il dolce ad esempio si percepisce entro
un secondo mentre l'amaro dopo tre secondi ma per più
tempo. Cosicché
la prima cosa che si percepisce di un vino è la dolcezza,
ma se contiene qualcosa di amaro (i tannini)
il gusto che lascerà in bocca sarà di amaro.
La possibilità di percepire i sapori deriva dalla
capacità che ha la saliva di solubilizzare il cibo,
tutto ciò che resta solido per noi è insapore. Alcuni
composti si combinano con la saliva bloccando la
lubrificazione della lingua, la sensazione che ne deriva
viene chiamata "astringenza".
Un esempio
è dato dai tannini, presenti nei vini rossi giovani,
se questi vengono molto torchiati si ricava questa sensazione
di lingua legata dovuta all'astringenza.
La lingua è inoltre in grado di percepire la forma
di una sostanza, se ci sono delle particelle solide o
se il cibo è più o meno denso, liquido o cremoso.
Nel caso di
un vino alcuni composti quali la glicerina,
i polisaccaridi
(zuccheri naturali) e gli alcoli contribuiscono a rendere
il vino denso, ossia a far si che scivoli lentamente in
bocca.
Un' altra
sensazione che si avverte in fondo alla lingua
e nella gola quando si beve un vino
ricco di alcool è quella di falso calore (sensibilità
pseudocalorica).
Tutte queste sensazioni si combinano fra loro e
si influenzano a vicenda.
Ad esempio l'acidità copre il dolce per cui se
beviamo un vino spumante appena stappato lo troviamo giustamente
dolce, se lo assaggiamo nuovamente dopo aver allontanato
l'anidride carbonica ci sembra essere troppo dolce, quasi
smielato.I costituenti del sapore
L'acidità
è sempre presente nel vino e ne influenza il colore e
esalta la sensibilità pseudocalorica.
Il sapore
acido di un vino dipende da vari tipi di acidi
organici presenti naturalmente nel vino, ciascuno
di essi ha un gusto leggermente diverso. Ad esempio l'acido malico conferisce al vino
un gusto di acerbo, mentre l'acido lattico a parità di
concentrazione ha un gusto molto più leggero.
L'acido malico
si forma nell'uva prima della maturazione e si ossida
facilmente per azione del sole, per cui è meno presente
nei vini ottenuti in paesi dal clima caldo.
I vini prodotti
in zone più fredde talvolta ne sono troppo ricchi per
tale ragione vengono sottoposti ad un processo fermentativo
naturale che prende il nome di fermentazione malolattica
e che è la conversione dell'acido malico ad acido lattico.
L'acido tartarico è uno degli acidi più presenti nel vino
e produce sulla lingua e sul palato una sensazione di
fresco molto piacevole.
Al di sopra di una certa concentrazione non è più
solubile nel vino e precipita sotto forma di sale di potassio
bianco, qualche volta lo si trova depositato sul fondo
delle bottiglie che sono state lasciate al freddo.
L'acido acetico
(costituente dell'aceto) è anch'esso presente nel
vino e di per se è quasi inodore.
Per effetto
dell'invecchiamento si combina con l'alcol presente nel
vino e forma l'acetato di etile dal caratteristico odore
pungente talvolta molto sgradevole.
Il sapore
dolce deriva dalla presenza di zuccheri
(glucosio, fruttosio), di polialcoli
(glicerina) e di alcool etilico.
Gli zuccheri si convertono ad alcool durante la
fermentazione, quando si è formato un certo quantitativo
di alcool la fermentazione si ferma naturalmente.
Per tale ragione per alcuni vini ottenuti da uve
ad elevato grado zuccherino si parla di gradazione alcolica
totale indicando il contenuto in alcool più gli zuccheri.
L'aggiunta
di zucchero da cucina (saccarosio) nel vino costituisce
frode, dal punto di vista organolettico non è facile distinguere
un vino adulterato da un vino naturale.
Il sapore
amaro è' percepibile a concentrazioni molto più
basse di tutti gli altri sapori, nel vino deriva
essenzialmente dalla presenza di tannini.
I tannini sono presenti principalmente nei vini rossi
e sono la principale difesa del vino dalle ossidazioni.
Nel corso dell'invecchiamento conferiscono al vino
una particolare sensazione gradevole detta di "rotondità".
Il sapore
salato è sempre presente nel vino ed è dovuto alla presenza
di sali minerali quali il cloruro di sodio (sale da cucina)
i fosfati e i tartrati (derivati dell'acido tartarico).
Il cloruro di sodio è presente sopratutto nei vini
ottenuti da vigne coltivate in terreni prossimi al mare.
I fosfati sono presenti principalmente nei vini
rossi e nei vini provenienti da uve coltivate in
posti caldi, solitamente conferiscono al vino corpo e
finezza. I
solfati sono solitamente presenti in tracce, quantità
superiori si trovano nei vini trattati e conferiscono
al vino un gusto amarognolo e sgradevole oltre a renderlo
indigesto.
Talvolta il vino contiene un certo quantitativo
di sali di ferro o rame, dovuti agli attrezzi metallici
o ai macchinari adoperati durante la lavorazione o all'uso
eccessivo di concimi nelle uve. Questi minerali possono
provocare dei fenomeni di intorbidamento (detti "rottura"
o "casse" rispettivamente ferrica o rameosa)
dovuti alla formazione di composti che di per se non peggiorano
il vino ma che gli conferiscono un aspetto sgradevole.
Struttura
del vino
In
degustazione il gusto di un vino viene esaminato secondo
le seguenti caratteristiche:
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ACIDITA'
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E' sempre presente nel vino
I vini si classificano in ordine di acidità crescente in:
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Fiacco,
Molle, Piatto, Carente
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Fresco,
Vivo, Acidulo, Citrino, Verde, Nervoso
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Acido,
Aggressivo, Acerbo, Mordente
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AMABILITA'
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Indica il grado di dolcezza di un vino. I
vini si classificano per Amabilità, in:
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Asciutto, Disseccato, Arido,
Duro
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Secco, Rotondo, Morbido, Pastoso, Abboccato,
Amabile, Dolce, Liquoroso
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Grasso, Impastante,
Dolciastro, Mielato
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ARMONIA
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Indica il giusto equilibrio fra le varie
componenti. I vini si classificano per Armonia in:
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Equilibrato, Armonico,
Suadente
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Neutro, Spigoloso,
Disarmonico
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ALCOOL
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La classificazione, a parità di alcool,
dipende dal tipo di vino:
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Freddo, Debole
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Leggero, Caldo, Spiritoso
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Bruciante, Alcolico
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ETA'
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E' una valutazione dello stato evolutivo del
vino. In scala crescente i vini si classificano in:
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In fermentazione, Immaturo
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Giovane, Pronto, Maturo
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Vecchio, Passato, Decrepito
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CORPO
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E' dato da tutti i costituenti del vino ad
esclusione di acqua, alcool e i composti facilmente volatili. I vini si
classificano in:
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Vuoto, Magro, Esile, Leggero
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Tenero, Carezzevole, Sapido,
Di corpo, Pieno, Carnoso
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Pesante, Spesso
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MORBIDEZZA
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E' il rapporto fra amabilità e acidità/tannicità.
I vini si classificano per Morbidezza in:
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Carente, poco Morbido
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Morbido, Rotondo
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Pastoso
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PERSISTENZA
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Detta anche durata, indica per quanto tempo
perdura il sapore in bocca dopo la deglutizione. I vini si
classificano in:
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Cortissimo, Corto
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Medio, Lungo, Lunghissimo
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Persistente
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TANNICITA'
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E' una caratteristica dei vini rossi. I vini
si classificano in scala di tannicità crescente in:
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Tenue
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Giustamente Tannico,
Mediamente Tannico, Tannico
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Pesante, Spesso
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